Negli ultimi anni la riassicurazione "finite" o più precisamente il trasferimento alternativo dei rischi (ART) ha acquisito importanza. Non esiste una definizione generale di riassi-curazione "finite". Di regola i contratti di riassicurazione "finite" presentano una o più delle seguenti caratteristiche:
- si tratta di contratti su misura, solitamente più complessi dei tradizionali contratti di riassicurazione. Per questa ragione si parla spesso di riassicurazione non tradizionale.
- La prestazione massima del riassicuratore è limitata. Questa caratteristica è talvolta presente anche nella tradizionale riassi-curazione. In quest'ultimo caso le presta-zioni vengono però calcolate in modo da essere consumate solo raramente. Per contro, in caso di contratti di riassicurazio-ne non tradizionali, le prestazioni massime vengono spesso consumate in caso di scostamenti relativamente ridotti dall'atteso onere dei sinistri. Il rischio del riassicurato-re viene in tal modo notevolmente ridotto e per questo motivo si parla spesso di riassi-curazione "finite".
- Si tratta di contratti estesi su più settori e/o della durata di parecchi anni. Il potenziale di fluttuazione della quota dei sinistri viene in tal modo ridotto.
- Alcune stime empiriche considerano gli attesi proventi finanziari. Se l'andamento dei sinistri è molto favorevole, il cliente della riassicurazione (cedente) beneficia di una partecipazione agli utili; per contro, se l'andamento è molto nega-tivo il
- riassicuratore ottiene un premio supple-mentare. In casi estremi il trasferimento del rischio è in tal modo molto esiguo o addirittura inesistente. In questi casi si parla spesso di contratti di finanziamento.
- Spesso gli averi/le pretese (saldo) non ven-gono pagati durante la validità del contrat-to. Il cedente paga solo una cauzione. Il conteggio finale viene allestito e liquidato alla scadenza.
Da qualche tempo la riassicurazione non tradi-zionale è oggetto di particolari attenzioni, in quanto permette di abbellire risultati in modo illecito o di manipolare bilanci. L'impiego inde-bito di questo strumento non può essere tolle-rato. Esso avviene in particolare allorquando contratti di finanziamento vengono erronea-mente contabilizzati dai riassicurati quali con-tratti di riassicurazione. In un simile caso la contabilizzazione presso il riassicuratore si scosta da quella effettuata dal cedente (senza incidenza sul risultato del riassicuratore e con conseguenze su quello del cedente).