Gli intermediari finanziari che esercitano l’attività a titolo professionale ai sensi dell’art. 2 cpv. 3 della Legge sul riciclaggio di denaro (LRD) devono affiliarsi a un organismo di autodisciplina riconosciuto dalla FINMA ai sensi dell’art. 14 cpv. 1 LRD.
Questi intermediari finanziari non sono né autorizzati né assoggettati alla vigilanza della FINMA, ma sottoposti alla sorveglianza di un OAD, del quale sono membri.
Le segnalazioni e i reclami concernenti questi intermediari finanziari devono essere indirizzati direttamente all’OAD competente. Per individuare l’OAD competente per il proprio intermediario finanziario e i relativi dati di contatto, cliccare su questo link:
Elenco per la ricerca di membri OAD
Gli OAD concretizzano gli obblighi di diligenza ai sensi della LRD in un regolamento e ne vigilano il rispetto da parte degli intermediari finanziari affiliati. Gli OAD devono inoltre effettuare controlli al fine di garantire l’adempimento degli obblighi da parte degli intermediari finanziari affiliati.
Gli OAD sono sottoposti a loro volta alla vigilanza della FINMA, alla quale compete il riconoscimento e la sorveglianza degli OAD. La FINMA riconosce un organismo quale OAD se:
La FINMA può svolgere controlli in loco presso gli OAD o incaricare una società di audit. Gli OAD devono comunicare alla FINMA le modifiche apportate al loro assetto organizzativo.
Se un OAD non soddisfa più le condizioni per il riconoscimento, la FINMA può, previa comminatoria, revocare il riconoscimento.
I regolamenti degli OAD così come eventuali modifiche devono essere approvati dalla FINMA. Tali regolamenti stabiliscono in che modo gli intermediari finanziari affiliati devono applicare gli obblighi legali derivanti dalla LRD, in cui rientrano segnatamente l’obbligo di identificazione della controparte, l’obbligo di accertamento dell’avente diritto economico come pure l’obbligo di comunicazione in caso di sospetto di riciclaggio di denaro. Inoltre, nel regolamento è specificato in che modo l’OAD verifica l’adempimento di tali obblighi, ad esempio tramite controlli periodici affidati ad auditor esterni o interni, nonché le sanzioni previste in caso di eventuali violazioni. L’OAD può infatti infliggere ai suoi membri una pena convenzionale o addirittura decretarne l’esclusione.