Dal 2009 la FINMA ha bloccato l'attività di 66 società che operavano in modo illegale per violazione delle leggi sui mercati finanziari. I danni per gli investitori riconducibili a tali attività sono dell'ordine di circa 220 milioni di franchi. In data odierna la FINMA pubblica un breve rapporto in cui informa sul suo operato nella lotta alle intermediazioni finanziarie illegali e fraudolente. Affronta inoltre gli attuali settori critici e le pratiche delle società illegali; infine raccomanda agli investitori di ponderare ogni decisione di acquisto con la massima scrupolosità e di agire solo dopo aver analizzato attentamente offerenti e prodotti.
Il compito centrale dell'attività della FINMA è tutelare i creditori, gli investitori e gli assicurati nonché salvaguardare la funzionalità dei mercati finanziari. Oltre al compito primario di sorvegliare gli istituti autorizzati, inanzitutto banche e imprese di assicurazione, la FINMA è tenuta a imporre le leggi sui mercati finanziari anche alle società di servizi finanziari che svolgono in modo illegale un'attività soggetta all'obbligo di autorizzazione. Il legislatore ha dotato la FINMA di strumenti efficaci per la lotta agli intermediari finanziari che operano nell'illegalità. Prova ne è il fatto che, dal 2009, l'Autorità di vigilanza ha avviato 130 procedimenti contro intermediari finanziari non autorizzati e ha bloccato l'attività di complessivamente 66 società che operavano nell'illegalità, mettendole in liquidazione o dichiarandole in fallimento.
Cinque settori critici per le attività illegali
Negli ultimi semestri, la FINMA ha definito cinque ambiti in cui gli investitori hanno investito somme consistenti spinti da intermediari finanziari che operavano nell'illegalità e in molti casi ne hanno fatto le spese. Si tratta segnatamente di settori come commercio dell'oro, azioni emesse da imprese in fase start-up, società di investimento e club di investimento, negoziatori di divise e cauzioni d'affitto.
Generalmente le offerte di intermediari che operano nell'illegalità sono accomunate dal fatto che talvolta i rendimenti e le prestazioni promesse sono nettamente superiori ai valori di riferimento di offerenti convenzionali. Probabilmente questa caratteristica ha un forte peso, soprattutto in un contesto in cui i redditi prospettati con gli investimenti tradizionali (conti di risparmio, titoli di Stato ma anche azioni e fondi) sono piuttosto modesti. La FINMA ha constatato che questa tendenza è spesso coniugata con abili tecniche di vendita degli offerenti che spingono gli investitori nazionali e stranieri – in particolare tedeschi – ad affidare il proprio denaro nelle mani di intermediari finanziari che operano nell'illegalità.
Appello agli investitori
Non potendo la FINMA sorvegliare queste società in maniera sistematica e a scadenze regolari, di norma essa interviene dal punto di vista prudenziale su segnalazione di irregolarità o attività illegali, ad esempio da parte di investitori che sono stati raggirati. Spesso a quel punto il danno si è già verificato e i fondi investiti sono andati definitivamente persi. Dal 2009 i danni riconducibili alle attività illegali scoperte dalla FINMA ammontano complessivamente a 220 milioni di franchi.
Per dette ragioni, la FINMA raccomanda agli investitori di operare le proprie scelte in materia di investimento in maniera assai accurata e di analizzare attentamente offerenti e prodotti. Vale comunque la pena di procedere a tutti gli accertamenti del caso per chiarire, ad esempio, se una società è in possesso dell'autorizzazione necessaria oppure se un servizio è già stato oggetto di critiche su forum in Internet o su siti di consumatori. In questo modo si può evitare di effettuare investimenti destinati a notevoli perdite propugnati da intermediari finanziari che operano in modo illegale e fraudolento.
Contatto
Tobias Lux, addetto stampa, tel. +41 31 327 91 71, tobias.lux@finma.ch