Nella sua inchiesta relativa alla distribuzione alla clientela privata di prodotti strutturati a capitale garantito, a inizio anno la FINMA ha constatato lacune in materia di tutela dei clienti. Il diritto vigente non protegge a sufficienza gli interessi dei clienti nell'acquisto e nella diffusione di prodotti finanziari. La FINMA propone quindi opzioni di intervento in questo ambito, la cui attuazione è tesa al potenziamento della tutela dei clienti e della reputazione. Le cerchie interessate sono invitate a partecipare al dibattito.
A inizio 2010 la FINMA ha presentato un'inchiesta di vasta portata sulla distribuzione alla clientela privata di prodotti strutturati a capitale garantito, che aveva preso le mosse dal fallimento di Lehman Brothers Holdings Inc. dichiarato nell'autunno 2008. L'inchiesta non ha riscontrato violazioni gravi del diritto prudenziale svizzero vigente, ma ha messo in luce che l'attuale regolamentazione non offre ai clienti una tutela sufficiente negli ambiti della consulenza di investimento e della gestione patrimoniale. La FINMA ha così avviato un progetto volto al controllo intersettoriale delle attuali regole di distribuzione e in data odierna pubblica i risultati ottenuti. In questo modo intende contribuire all'instaurazione di un dialogo costruttivo teso a migliorare la tutela dei clienti nell’acquisto e nella diffusione di prodotti finanziari.
Assumono una posizione di rilievo gli obblighi di condotta da osservare nelle attività di diffusione dei prodotti finanziari e nella comunicazione alla clientela di informazioni inerenti ad essi. Il diritto vigente contempla queste due problematiche, ma non in misura sufficiente, in quanto prevede soltanto in singoli casi l'obbligo di richiedere e fornire informazioni in base alle esigenze del cliente. Sporadiche risultano anche le disposizioni riguardanti la pubblicazione dei costi complessivi legati a un servizio o a un prodotto nonché delle proprie relazioni e dei conflitti di interesse. Inoltre, la FINMA ritiene oltraggioso il fatto che l'attuale diritto non preveda l'obbligo di registrazione per certi operatori finanziari liberi di fornire i loro servizi senza dover osservare gli standard del diritto prudenziale. Dall'inchiesta è inoltre emerso che occorre aumentare la trasparenza sui prodotti finanziari anche a livello di prodotto. I clienti devono essere informati sui principali rischi di ogni prodotto di investimento mediante il relativo prospetto.
La FINMA propone le seguenti opzioni di intervento:
- descrizione in maniera comprensibile dei rischi legati ai prodotti finanziari;
- regole di condotta nel contatto con i clienti al point of sale;
- miglioramento degli obblighi di documentazione al point of sale;
- potenziamento della regolamentazione in materia di distribuzione transfrontaliera di prodotti finanziari esteri in Svizzera;
- allentamento delle regole di condotta e di quelle relative ai prodotti per operazioni con clienti qualificati;
- obbligo di registrazione per prestatori di servizi finanziari assoggettati alla vigilanza prudenziale che operano al point of sale;
- risoluzione delle controversie in modo vincolante, semplice e rapido per i clienti privati.
Nel quadro della sua attività di vigilanza la FINMA sta già verificando, alla luce dell'attuale diritto, l'osservanza degli obblighi al point of sale da parte degli operatori finanziari assoggettati. Sulla base dei risultati emersi dal documento consultivo, la FINMA esaminerà in modo approfondito gli aspetti affrontati e, se necessario, imporrà il rispetto delle prescrizioni esistenti anche mediante l'enforcement. Inoltre, al fine dell’implementazione delle opzioni di intervento propugnate, la FINMA propone l’istituzione di una "legge sui servizi finanziari" generale. La prassi mostra però che l'entrata in vigore di un tale progetto di legge potrebbe richiedere diversi anni, anche in presenza di una chiara volontà politica. Pertanto, per accelerare i tempi, occorrerebbe realizzare e promulgare un’ordinanza del Consiglio federale sugli obblighi di condotta da osservare nel commercio di valori mobiliari e nella distribuzione di investimenti collettivi limitata, nel suo campo di applicazione, agli operatori finanziari assoggettati alla vigilanza prudenziale.
La FINMA invita tutte le cerchie interessate a partecipare al dibattito. Le prese di posizione in merito al presente documento consultivo possono essere inoltrate entro il 15 aprile 2011.
Contatto
Dr. Alain Bichsel, responsabile Comunicazione, tel. +41 31 327 91 70, alain.bichsel@finma.ch