In occasione della conferenza stampa annuale tenutasi in data odierna, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA ha nuovamente illustrato i vantaggi della sua vigilanza orientata ai rischi e di un approccio normativo basato sui principi. A livello tematico, la FINMA ha trattato l’aumento dei rischi legati al riciclaggio di denaro sulla piazza finanziaria svizzera, in ragione dei quali s’impone un rafforzamento dell’attività di vigilanza. Al riguardo la FINMA sollecita tuttavia gli assoggettati anche a intensificare i propri sforzi: le banche sono chiamate a notificare con maggiore coerenza le relazioni clienti e le transazioni sospette.
In data odierna la FINMA ha pubblicato il suo Rapporto di gestione 2015, costituito dal rapporto annuale e dal consuntivo annuale. Nel 2015 la piazza finanziaria ha continuato a essere contraddistinta da un contesto di bassi tassi d’interesse e dai rischi che ne derivano per molti assoggettati. Si è collocata in una posizione di primo piano anche la crescente digitalizzazione del settore. Al riguardo la FINMA ha rimosso gli ostacoli contenuti nelle proprie disposizioni e avviato proposte normative per una forma di autorizzazione snella e orientata al futuro a favore degli innovatori nel campo finanziario. Nell’ottica di rafforzare la stabilità del sistema finanziario svizzero, la FINMA ha inoltre collaborato attivamente all’ulteriore sviluppo della legislazione in materia di too big to fail, la cui applicazione è un ulteriore punto essenziale della sua attività di vigilanza.
In occasione della conferenza stampa annuale, che si è svolta in data odierna, il Presidente del Consiglio di amministrazione Thomas Bauer e il Direttore Mark Branson hanno presentato il punto di vista della FINMA in merito a questioni attuali concernenti la vigilanza e la regolamentazione.
La FINMA gode di un buon posizionamento
Thomas Bauer è del parere che la FINMA sia ben posizionata per adempiere anche in futuro i propri compiti, segnatamente la protezione di creditori, investitori e assicurati come pure il buon funzionamento dei mercati finanziari. Nel suo intervento ha tracciato un bilancio delle sue impressioni in qualità di nuovo Presidente dell’Autorità di vigilanza: «La FINMA è un’autorità matura e consolidata, con contorni chiaramente definiti. Non sussiste pertanto alcun motivo di reinventarla».
La regolamentazione deve essere strutturata in maniera intelligente
Thomas Bauer ha inoltre asserito che, affinché possa instaurarsi la fiducia nei mercati finanziari e nella loro competitività, occorrono una vigilanza indipendente e credibile nonché una regolamentazione strutturata in maniera intelligente e differenziata. Da un lato, egli ha sottolineato che i requisiti posti alla stabilità finanziaria degli assoggettati non devono essere ridotti. Il fatto di porre esigenze stringenti in materia di capitale alle banche e alle assicurazioni svizzere s’iscrive in un’ottica di stabilità ed è imprescindibile. Dall’altro lato, è però dell’avviso che le ulteriori disposizioni possano essere strutturate in maniera snella e basata sui principi. La vigilanza e la regolamentazione ad hoc in Svizzera hanno inoltre già superato in diversi ambiti il test concernente la procedura di riconoscimento delle equivalenze dell’Unione europea.
La FINMA constata un aumento dei rischi legati al riciclaggio di denaro
Nel suo intervento, Mark Branson ha fatto presente che la FINMA riscontra un incremento dei rischi legati al riciclaggio di denaro, in particolare per quanto concerne i capitali dei clienti provenienti dai paesi emergenti. Sebbene il riciclaggio costituisca un problema globale, egli ha ribadito che la Svizzera risulta esposta in modo particolarmente marcato a questo rischio in ragione del suo ruolo di principale piazza di gestione patrimoniale transfrontaliera a livello mondiale per la clientela privata. Oltre a una vigilanza più intensa, occorre che gli assoggettati gestiscano i rischi legati al riciclaggio in maniera responsabile e coerente. Branson ha quindi sollecitato le banche ad assumere un impegno maggiore nella notifica delle transazioni e delle relazioni clienti sospette all’attenzione delle autorità penali. Egli è dell’avviso che una maggiore coerenza nell’applicazione del diritto di notifica rafforzerebbe la lotta contro il riciclaggio di denaro e quindi la reputazione della piazza finanziaria svizzera.
Enforcement: aumento dei provvedimenti nei confronti di persone fisiche
In data odierna la FINMA ha pubblicato anche il suo Rapporto sull’enforcement relativo al 2015. Con questa pubblicazione, l’Autorità persegue la massima trasparenza in merito alla sua divisione preposta ad applicare il diritto. Dalle statistiche e dai casi anonimizzati in esso riportati si evince quali comportamenti non sono tollerati dalla FINMA e in che modo quest’ultima li contrasta. Nel 2015 la FINMA ha condotto 794 accertamenti (2014: 782) e concluso 55 procedimenti di enforcement (2014: 59). Ha inflitto in misura maggiore provvedimenti nei confronti di collaboratori e organi di istituti assoggettati che hanno commesso violazioni. In 14 casi (2014: 9), la FINMA ha imposto il divieto di esercizio della professione e dell’attività.
Costi della FINMA in calo
Il consuntivo annuale della FINMA presenta per l’esercizio 2015 spese dell’ordine di CHF 124 milioni, con un calo di circa CHF 3 milioni rispetto all’anno precedente (2014: CHF 127 milioni). Unitamente all’importo destinato alla costituzione delle riserve prescritta dalla legge, si ottiene un importo di CHF 136 milioni (2014: CHF 140 milioni), interamente coperto mediante gli emolumenti e le tasse di vigilanza riscossi. Questo risultato rispecchia la disciplina a livello dei costi adottata dalla FINMA.
Il Direttore Mark Branson ha sottolineato il fatto che la FINMA continua a essere un’autorità snella in rapporto alle dimensioni e alla rilevanza del settore finanziario svizzero. In linea con quanto pianificato, dal 2013 il tetto massimo per il personale e i costi d’esercizio dell’Autorità sono infatti rimasti ampiamente stabili.
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