In futuro, i contratti di gestione patrimoniale non dovranno più essere stipulati necessariamente in forma scritta, bensì ora sono consentiti anche gli accordi digitali. L’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari FINMA adegua in tal senso la sua circolare «Regole quadro per la gestione patrimoniale». Compiendo questo passo, la FINMA conclude i lavori intrapresi volti all’applicazione della neutralità tecnologica alle proprie norme.
La FINMA considera l’innovazione un importante fattore per la concorrenzialità della piazza finanziaria svizzera, tuttavia essa adotta un approccio sostanzialmente neutrale nei confronti di certi modelli operativi o tecnologie. Alla luce di questo scenario, la FINMA ha verificato se singole disposizioni contenute nelle proprie ordinanze e circolari discriminano determinate tecnologie. Nel corso di tale esame, la FINMA ha riscontrato soltanto un numero molto esiguo di ostacoli. Di conseguenza, introducendo la Circolare 16/07 «Video identificazione e identificazione online», l’Autorità di vigilanza ha già rimosso una barriera significativa (cfr.comunicato stampa).
Un ulteriore ostacolo è costituito dal fatto che, finora, la Circolare FINMA 09/1 «Regole quadro per la gestione patrimoniale» prevedeva la stipula del contratto di gestione patrimoniale in forma scritta. La FINMA ha ora rivisto tale disposizione, con il risultato che, in futuro, un contratto di gestione patrimoniale potrà essere stipulato anche in un’altra forma, per esempio digitale. Sono fatte salve le prescrizioni formali nell’ambito degli investimenti collettivi di capitale e le norme di carattere generale concernenti il mandato. Le modifiche non sono di natura formale e, pertanto, non vengono sottoposte a indagine conoscitiva. L’entrata in vigore è prevista per il 1° agosto 2016. Apportando tale modifica, la FINMA conclude i lavori intrapresi volti all’applicazione della neutralità tecnologica alle proprie norme.
Contatto
Vinzenz Mathys, portavoce, tel. +41 (0)31 327 19 77, vinzenz.mathys@finma.ch