L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA adegua agli sviluppi tecnologici gli obblighi di diligenza da rispettare nel momento in cui vengono avviate relazioni d’affari attraverso canali digitali. A tale scopo condurrà un’indagine conoscitiva che si concluderà il 28 marzo 2018.
Dall’entrata in vigore della Circolare FINMA 2016/7 «Video identificazione e identificazione online» sono trascorsi poco meno di due anni. Le prime esperienze maturate con l’identificazione digitale sono positive. Nel frattempo l’evoluzione tecnologica ha compiuto ulteriori passi in avanti e gli intermediari finanziari hanno in parte adeguato i propri processi. Non da ultimo, vanno inoltre delineandosi nuovi rischi di abuso. La revisione parziale tiene in debita considerazione questi sviluppi al fine di garantire ulteriormente la capacità di innovazione, la neutralità tecnologica e un’efficace lotta contro il riciclaggio di denaro. La FINMA avvia un’indagine conoscitiva che si concluderà il 28 marzo 2018.
Nella fattispecie, per il processo di video identificazione ora la FINMA non prescrive più un iter mediante one time password (TAN). Per questa ragione adesso l'autenticità del documento d'identificazione deve essere verificata per mezzo di almeno tre elementi di sicurezza ottici selezionati casualmente. Per l’identificazione online la FINMA non esige più che il bonifico venga effettuato da una banca in Svizzera affinché gli obblighi di diligenza risultino garantiti. A determinate condizioni, è ora ammesso anche un bonifico proveniente da una banca ubicata in uno Stato membro del GAFI. Come ulteriore elemento di sicurezza, per la verifica delle fotografie è inoltre necessario un sistema di riconoscimento interattivo (liveness detection).
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