Banche e assicurazioni devono informare adeguatamente il pubblico circa i loro rischi. In tale novero rientrano anche i rischi legati al cambiamento climatico, che in una prospettiva di lungo termine possono comportare rischi finanziari significativi per gli istituti finanziari. La FINMA obbliga le grandi banche e imprese di assicurazione a pubblicare informazioni di carattere qualitativo e quantitativo e a tal fine adegua le sue circolari in materia di pubblicazione.
La trasparenza in merito ai rischi finanziari legati al clima presso gli assoggettati è un primo passo importante in direzione di un’adeguata identificazione, misurazione e gestione di tali rischi (cfr. anche il Monitoraggio dei rischi 2019). La FINMA concretizza pertanto la sua prassi di vigilanza nell’ambito della pubblicazione dei rischi finanziari legati al clima e attua così il suo obiettivo strategico di contribuire allo sviluppo sostenibile della piazza finanziaria svizzera. Al riguardo, la promozione della trasparenza riveste un ruolo prioritario, oltre alla considerazione dei rischi climatici nell’attività di vigilanza e alla prevenzione delle frodi sulla sostenibilità di un prodotto (greenwashing).
Informazioni qualitative e quantitative
Dopo aver condotto un intenso dialogo con diversi interessati e una consultazione pubblica, la FINMA adegua le sue Circolari 16/1 «Pubblicazione – banche» e 16/2 «Pubblicazione – assicurazioni». In futuro gli istituti interessati saranno tenuti a descrivere i principali rischi finanziari legati al clima e il loro influsso sulla strategia commerciale, sul modello operativo e sulla pianificazione finanziaria (strategia). Inoltre devono pubblicare il processo di identificazione, valutazione e gestione dei rischi finanziari legati al clima (gestione dei rischi) e informazioni quantitative (incl. la descrizione del metodo utilizzato). Infine, gli istituti devono descrivere le caratteristiche principali della loro struttura di governance in relazione ai rischi finanziari legati al clima.
Approccio proporzionale, basato sui principi e compatibile a livello internazionale
Le circolari rivedute entreranno in vigore il 1° luglio 2021. Per il momento solo le grandi banche e imprese di assicurazione (categorie di vigilanza 1 e 2) rientrano nel campo di applicazione degli obblighi di pubblicazione per i Rischi finanziari legati al clima. Gli obblighi di pubblicazione sono concepiti secondo un approccio basato sui principi, di conseguenza gli istituti hanno un certo margine di manovra nella loro attuazione. La FINMA basa le sue norme di pubblicazione sulle raccomandazioni emanate dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), un quadro di riferimento riconosciuto a livello internazionale, rendendole compatibili a livello internazionale.
Ampio interesse per i rischi climatici e ulteriori richieste
La scorsa estate la FINMA ha intrattenuto un intenso dialogo sulle prescrizioni in materia di trasparenza in riferimento ai rischi climatici con i rappresentanti del settore, del mondo scientifico, delle organizzazioni non governative e dell’Amministrazione federale. Dallo scambio sono emersi numerosi punti che hanno potuto essere già inseriti nel progetto sottoposto a indagine conoscitiva, svoltasi dal 10 novembre 2020 al 19 gennaio 2021 (Comunicato stampa), alla quale hanno partecipato le banche, le imprese di assicurazione, le associazioni di categoria, le organizzazioni ambientaliste e per la protezione dei consumatori e i partiti politici.
Tutti i partecipanti alla consultazione hanno accolto con favore la concretizzazione degli obblighi di pubblicazione e hanno ritenuto opportuno l’allineamento con il quadro di riferimento della TCFD. In diversi pareri è stata formulata la richiesta di ulteriori misure da parte della FINMA, per esempio un’estensione del campo di applicazione agli istituti di piccole e medie dimensioni, direttive dettagliate in merito alle analisi degli scenari o la prescrizione di indicatori per la pubblicazione quantitativa. Come prospettato nell’indagine conoscitiva, nell’ambito di una valutazione ex post la FINMA verificherà se e in che misura siano opportuni futuri adeguamenti alla sua prassi in materia di pubblicazione dei rischi climatici e terrà conto di questi aspetti. Ulteriori richieste espresse dai partecipanti all’indagine conoscitiva, tra cui la trasparenza in merito alle ripercussioni climatiche, esulano dal mandato della FINMA incentrato sul mercato finanziario, di conseguenza non hanno potuto essere considerate.
Contatto
Vinzenz Mathys, portavoce
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