L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA pubblica l’Ordinanza FINMA sull’infrastruttura finanziaria sottoposta a revisione parziale, in cui viene precisato il contenuto da dichiarare delle transazioni in derivati soggette all’obbligo di comunicazione. È inoltre stato aggiornato l’elenco dei derivati su tassi d’interesse soggetti a compensazione. L’ordinanza sottoposta a revisione parziale entrerà in vigore il 1° febbraio 2023.
La FINMA pubblica l’Ordinanza FINMA sull’infrastruttura finanziaria (OInFi-FINMA) riveduta parzialmente. L’ordinanza, adeguata a livello di due tematiche indipendenti l’una dall’altra, è stata sottoposta a indagine conoscitiva. La versione riveduta entrerà in vigore il 1° febbraio 2023.
Nell’ordinanza la FINMA ha precisato il contenuto da dichiarare delle transazioni in derivati soggette all’obbligo di comunicazione, allo scopo di migliorare in modo duraturo la qualità delle comunicazioni e di colmare le lacune nella sorveglianza del commercio. Le transazioni in derivati aventi come sottostanti valori mobiliari ammessi al commercio in una sede di negoziazione devono essere dichiarati e inclusi nella sorveglianza del commercio. Al riguardo, le sedi di negoziazione devono creare i presupposti tecnici affinché i soggetti che sottostanno all’obbligo di comunicazione presentino in modo corretto e completo tutte le dichiarazioni sui derivati. Inoltre, le sedi di negoziazione devono individuare e, all’occorrenza respingere, le dichiarazioni palesemente errate o incomplete. Dal canto suo, la FINMA perseguirà con coerenza gli indizi di violazione dell’obbligo di comunicazione, imponendone l’osservanza. L’ordinanza prevede un termine transitorio di complessivamente 15 mesi per la messa a punto delle specifiche tecniche destinate ai soggetti che sottostanno all’obbligo di comunicazione come pure per l’introduzione operativa. Tali misure sono volte a rafforzare la vigilanza sul mercato in una prospettiva di lungo termine.
Inoltre, in seguito alla riforma dei tassi di riferimento, la FINMA ha aggiornato l’elenco con le categorie di derivati soggetti a compensazione per il tramite di una controparte centrale. Al riguardo, la FINMA ha continuato ad allinearsi rigorosamente al diritto europeo.
In linea di principio, la concretizzazione dei requisiti in materia di comunicazione e l’aggiornamento dell’elenco con le categorie di derivati soggetti a compensazione hanno riscosso ampio consenso presso i partecipanti all’indagine conoscitiva. La FINMA ha inoltre adeguato singoli elementi in base ai pareri espressi in sede di indagine conoscitiva. La valutazione dei riscontri pervenuti e dei risultati dell’indagine conoscitiva sono pubblicati nel rapporto corrispondente.
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