L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA pubblica il suo rapporto di valutazione ex post relativo alle disposizioni sulla costituzione delle rettifiche di valore per i rischi di perdita derivanti da crediti non compromessi. Nel complesso, la FINMA non constata la necessità di adeguare le disposizioni, le quali si dimostrano efficaci e, sin dalla loro introduzione, hanno portato a un aumento delle rettifiche di valore su crediti non compromessi pari a 1,9 miliardi di franchi.
Dal 1° gennaio 2020 sono in vigore nuove disposizioni sulla costituzione delle rettifiche di valore per i rischi di perdita derivanti da crediti non compromessi. Nel 2022 la FINMA ha proceduto a una valutazione ex post di tali disposizioni, fissate nell’Ordinanza FINMA sui conti (OAPC-FINMA) e nella Circolare FINMA 20/1 «Direttive contabili – banche». A tale scopo la FINMA ha svolto dettagliate analisi proprie e tavole rotonde con rappresentanti del settore ed esperti, e ottenuto vari riscontri. Su questa base ha verificato la necessità, l’adeguatezza e l’efficacia delle nuove disposizioni.
Le nuove disposizioni portano a un aumento delle rettifiche di valore
Nel suo rapporto di valutazione ex-post (disponibile in tedesco e in francese), la FINMA indica che le nuove disposizioni sono efficaci. Essa ha constatato che le banche, in virtù delle nuove disposizioni, costituiscono in modo più tempestivo le rettifiche di valore per i rischi di perdita. Nel periodo compreso fra il 2019 e il 2021, le rettifiche di valore per i rischi di perdita derivanti da crediti non compromessi sono complessivamente aumentate di 1,9 miliardi di franchi. La FINMA ritiene che le nuove disposizioni consentano di attenuare gli effetti prociclici soprattutto nei fondi propri di base di qualità primaria, in quanto le banche possono costituire con maggiore tempestività le corrispondenti rettifiche di valore e utilizzarle in una situazione di crisi. Nel complesso, alla luce dei risultati della valutazione ex post la FINMA non constata alcuna necessità di adeguare le nuove disposizioni.
Libertà nell’applicazione del metodo e pubblicazione tuttora in primo piano
Nel quadro della valutazione, il settore si schiera apertamente a favore della libertà nell’applicazione del metodo per il calcolo delle rettifiche di valore concessa principalmente nell’approccio per la quantificazione dei rischi di perdita inerenti. Tale libertà si traduce, per definizione, in una maggiore eterogeneità nell’applicazione, pertanto la FINMA esorta le banche ad esaminare criticamente in modo periodico i propri metodi e i parametri utilizzati. Ciò riguarda in particolare le banche con rettifiche di valore relativamente basse.
La FINMA ha constatato lacune negli obblighi di pubblicazione in materia di rettifiche di valore. Ciò riguarda da un lato la pubblicazione delle modalità con cui le rettifiche di valore vengono utilizzate in una situazione di crisi e il periodo di tempo entro il quale devono essere nuovamente costituite, dall’altro le carenze emerse nelle spiegazioni sui metodi e sui dati, come pure sugli assunti utilizzati. La qualità della pubblicazione riveste grande importanza, soprattutto alla luce dell’ampia libertà concessa. La FINMA esorta pertanto le banche e le società di audit ad analizzare criticamente le pubblicazioni e ad apportare, dove necessario, gli opportuni miglioramenti.
Nell’ambito della sua attività di vigilanza la FINMA continuerà a seguire da vicino gli sviluppi nell’ambito delle rettifiche di valore, in particolare la questione delle rettifiche di valore basse dovute alla libertà nell’applicazione del metodo. Inoltre, esaminerà con attenzione l’adeguatezza degli obblighi di pubblicazione.
Contatto
Vinzenz Mathys, portavoce
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