Banque Audi (Suisse) SA ha violato i suoi obblighi in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e pertanto ha violato gravemente il diritto dei mercati finanziari. È quanto ha constatato l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA nel quadro di un procedimento di enforcement. Nel corso di tale procedimento, la banca ha cooperato e ha adottato misure per il ripristino della situazione conforme. In via aggiuntiva, la FINMA ha ordinato una confisca degli utili pari a 3,9 milioni di franchi e un supplemento di fondi propri di 19 milioni di franchi.
Banque Audi (Suisse) SA appartiene a un grande gruppo bancario libanese. Durante un controllo in loco svolto nel 2021, la FINMA ha esaminato le relazioni d’affari con persone politicamente esposte di vari Paesi. Dall’ispezione sono emerse gravi carenze nella prevenzione del riciclaggio di denaro. Ciò ha indotto la FINMA ad avviare, nel 2022, un procedimento di
enforcement, ora concluso.
La banca non ha adempiuto l'obbligo d'informazione
Nel quadro del controllo in loco la FINMA si è procurata, come da prassi, tutti i rapporti della revisione interna. In uno specifico rapporto, la revisione interna della banca aveva fatto notare carenze nella prevenzione del riciclaggio di denaro in determinate relazioni d’affari e richiesto l’adozione di misure. Tuttavia, inizialmente questo rapporto non è stato portato a conoscenza della FINMA né le è stato trasmesso.
Grave violazione del diritto in materia di vigilanza
Oltre a questa grave violazione dell’obbligo d’informazione, la FINMA ha constatato che la banca aveva chiarito in maniera insufficiente l’origine dei valori patrimoniali nelle relazioni d’affari a rischio elevato. Per esempio, sul conto di un alto funzionario libanese era stato effettuato un pagamento da un’altra persona politicamente esposta. L’importo è poi stato trasferito. Sebbene la banca non sia riuscita a confermare lo scopo di tali transazioni, ha rinunciato a darne comunicazione all’Ufficio di comunicazione per la lotta contro il riciclaggio di denaro (MROS). In altri casi di relazioni d’affari con persone politicamente esposte di altri Paesi, sono stati pubblicati articoli di stampa sui patrimoni di queste persone potenzialmente ottenuti in modo illecito. La banca non ha indagato a sufficienza su questi sospetti e non è stata in grado di dissiparli, violando gravemente le norme in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro.
La banca attua misure proprie
Durante il procedimento di
enforcement, Banque Audi (Suisse) SA ha cooperato. Inoltre, ha adottato provvedimenti correttivi, segnatamente sostituendo varie persone che rivestivano posizioni chiave e aumentando notevolmente le risorse nell'ambito della
compliance. Inoltre, ha chiarito in maniera approfondita determinate relazioni d’affari ed effettuato varie segnalazioni al MROS. Oltre a ciò, si è separata da vari clienti, tuttavia ha anche deciso di proseguire determinate relazioni d’affari a rischio elevato.
La FINMA ordina una confisca degli utili e fondi propri supplementari per il pilastro 2
Oltre alle misure adottate dalla banca, la FINMA ordina ulteriori provvedimenti, segnatamente la confisca degli utili indebitamente conseguiti pari a 3,9 milioni di franchi. Alla luce delle restanti relazioni d’affari ad alto profilo di rischio, la FINMA impone inoltre un premio di rischio di 19 milioni di franchi svizzeri per i fondi propri minimi da detenere. Inoltre, ordina di apportare ulteriori interventi correttivi al dispositivo di lotta contro il riciclaggio di denaro. Nel corso di due anni o fino alla completa attuazione di tali misure, la banca non può avviare nuove relazioni d’affari con persone politicamente esposte e con clienti commerciali che presentano rischi elevati. La FINMA affiderà a un incaricato della verifica il compito di verificare l’attuazione delle misure.
I presunti responsabili principali delle violazioni del diritto in materia di vigilanza hanno lasciato la banca e la piazza finanziaria svizzera. Pertanto, la FINMA rinuncia ad avviare procedimenti nei confronti di persone fisiche che potrebbero sfociare in un divieto di esercizio della professione sulla piazza finanziaria svizzera.
Contatto
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