L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA pubblica il suo rapporto di valutazione ex post relativo ai suoi requisiti in materia di pubblicazione concernenti i rischi finanziari legati al clima per le grandi banche e assicurazioni. Dalla valutazione è emerso che, in linea di principio, la regolamentazione si è dimostrata efficace e l’obiettivo prefissato è stato raggiunto. Pertanto, attualmente la FINMA rinuncia a una revisione dei requisiti. L’Autorità di vigilanza continuerà a monitorare il contesto dinamico e stabilirà se sussiste un’eventuale necessità di intervento alla luce degli sviluppi sul piano nazionale e globale.
Nel 2021 la FINMA ha concretizzato i suoi requisiti in materia di pubblicazione concernenti i rischi finanziari legati al clima degli istituti finanziari delle categorie di vigilanza uno e due, affinché i grandi istituti analizzino criticamente i loro rischi finanziari legati al clima e creino trasparenza in merito. Come previsto, la FINMA ha verificato i requisiti dopo alcuni cicli di pubblicazione. Dalla valutazione interna ed esterna è emerso che l’obiettivo originariamente prefissato è stato raggiunto e la regolamentazione si è rivelata efficace.
La FINMA intende tenere conto degli sviluppi nazionali e internazionali
Attualmente, anche alla luce degli sviluppi in atto nell’ambito della relazione sulla sostenibilità a livello nazionale e internazionale, si rinuncia a una revisione dei requisiti in materia di pubblicazione.
La trasparenza sui rischi legati al clima viene aumentata grazie alla nuova Ordinanza concernente la relazione sulle questioni climatiche. I requisiti in materia di pubblicazione della FINMA, basati sui principi, rimangono compatibili sia con l’Ordinanza del Consiglio federale sia con altre normative internazionali, come quella della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), a cui alcuni istituti si sono sottoposti volontariamente. La FINMA attende i lavori in corso degli organismi internazionali preposti alla definizione degli standard nei settori bancario e assicurativo per poterne tenere conto in un secondo momento nell’adeguamento dei propri requisiti. Tuttavia, nel contempo la FINMA si riserva di verificare periodicamente la necessità di adeguamento dei suoi requisiti specifici in materia di pubblicazione e, se necessario, di avviare una revisione.
Pubblicazione coerente dei rischi finanziari legati al clima
Nell’ambito dei rischi climatici e di altri rischi naturali, la FINMA pone sempre più l’enfasi della propria attività di vigilanza sulla governance interna e sui processi di gestione del rischio degli istituti. Con la nuova Circolare «Rischi finanziari connessi a eventi naturali», la cui indagine conoscitiva è stata conclusa a fine marzo 2024, la FINMA concretizzerà la sua prassi di vigilanza sulla gestione di tali rischi. La trasparenza sui rischi di sostenibilità sarà invece definita in misura sempre maggiore dagli organismi internazionali preposti alla definizione degli standard e anche fissata dai legislatori e dai regolatori. In via generale, la FINMA si attende dagli istituti che il loro rendiconto pubblico sia coerente con le loro stime del rischio e con i loro processi di rischio interni.
Gli istituti devono adottare un approccio proattivo nei confronti dei nuovi requisiti in materia di pubblicazione
Sebbene al momento la FINMA rinunci ad adeguare i propri requisiti in materia di pubblicazione, numerosi istituti finanziari sono confrontati con requisiti più elevati concernenti la relazione sulle questioni climatiche e sulla sostenibilità. Ciò è dovuto agli sviluppi nazionali e internazionali in questo ambito. Pertanto, la FINMA raccomanda agli istituti finanziari assoggettati di tutte le categorie di vigilanza di seguire tempestivamente gli sviluppi per essi rilevanti nella relazione sulla sostenibilità e di esaminare attentamente il progetto di consultazione del Consiglio federale in materia di gestione sostenibile delle imprese.