L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA pubblica una Comunicazione sulla vigilanza concernente l’emissione di stablecoin. In tale Comunicazione, essa si esprime sulle garanzie del rischio di insolvenza nonché sui rischi che ne derivano, e indica la propria prassi in materia di stablecoin. Inoltre, richiama l’attenzione sui rischi elevati in materia di riciclaggio di denaro.
Negli ultimi anni, i progetti di emissione di stablecoin sono diventati più rilevanti anche in Svizzera. Generalmente, essi perseguono lo scopo di mettere a disposizione su una blockchain un mezzo di pagamento con bassa volatilità dei prezzi. La FINMA si è già espressa al riguardo nel Supplemento alla guida pratica per richieste inerenti all’assoggettamento in riferimento alle initial coin offering (ICO) dell’11 settembre 2019.
Con questa Comunicazione sulla vigilanza , la FINMA informa in merito ad aspetti del diritto sui mercati finanziari che emergono in relazione a progetti di emissione di stablecoin e gli effetti che tali progetti hanno sugli assoggettati.
Relativamente ai summenzionati progetti, la FINMA mette in guardia dai rischi elevati in materia di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo ed elusione delle sanzioni. Ciò si traduce anche in rischi di reputazione per la piazza finanziaria svizzera nel suo complesso.
La FINMA ha constatato che, in Svizzera, vari emittenti di stablecoin si avvalgono delle garanzie del rischio di insolvenza di una banca o più banche, pertanto spesso non necessitano di un’autorizzazione da parte della FINMA ai sensi della Legge sulle banche. Questo comporta dei rischi sia per i detentori di stablecoin sia per le banche garanti. Inoltre, la FINMA informa sui requisiti minimi che essa fissa per le garanzie del rischio di insolvenza, a tutela dei depositanti. Tali requisiti si applicano anche nel contesto delle stablecoin.
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