Il 12 febbraio 2025 il Consiglio federale ha deciso di aderire alle misure del 15° pacchetto di sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia. Lo scorso 23 dicembre, 54 persone fisiche e 30 fra imprese e organizzazioni erano già state aggiunte alla lista delle sanzioni svizzere. Il Consiglio federale ha modificato l'Ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina (RS 946.231.176.72).
È ora vietato riconoscere ed eseguire determinate decisioni giudiziarie con cui i tribunali russi rivendicano la competenza esclusiva sulle controversie tra società russe e svizzere. Questo divieto è volto a tutelare i diritti delle aziende svizzere e a proteggerle da danni finanziari ingiustificati. La modifica dell’ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina comprende anche la proroga di diverse disposizioni derogatorie che consentono alle società svizzere di disinvestire o ritirarsi dalla Russia.
Le nuove misure entrano in vigore il 13 febbraio 2025.
Secondo le disposizioni dell'ordinanza, gli intermediari finanziari devono attuare i divieti, procedere al blocco dei valori patrimoniali delle persone sanzionate e annunciare le relazioni d'affari interessate alla SECO. L'annuncio alla SECO non dispensa gli intermediari finanziari, in caso di sospetti, dallo svolgere ulteriori chiarimenti secondo l'articolo 6 LRD e, se non sono in grado di dissiparli, dal darne senza indugio comunicazione all'Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro ai sensi dell'articolo 9 LRD.