Per poter svolgere la loro attività nell'ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, gli organismi di autodisciplina devono essere riconosciuti dalla FINMA. Un OAD viene sottoposto a vigilanza a partire dal momento in cui viene riconosciuto. La FINMA sorveglia attivamente e direttamente il rispetto delle prescrizioni in materia di riciclaggio da parte degli OAD. Questi ultimi non sono tuttavia sottoposti a vigilanza prudenziale, in quanto rientrano nella categoria 6 (operatori del mercato non assoggettati a vigilanza prudenziale).
Una volta all'anno, la FINMA conduce un'analisi e una categorizzazione del rischio degli OAD, tenendo conto in particolare della struttura e del numero di affiliati, della politica operativa, di rischio e di vigilanza, nonché della loro struttura organizzativa. In funzione della categoria di rischio assegnata a un OAD viene stabilita l'intensità e la periodicità degli strumenti di vigilanza impiegati dalla FINMA.
La vigilanza viene espletata tramite controlli periodici in loco, colloqui bilaterali a cadenza regolare sui temi della vigilanza e analisi dei rapporti annuali degli OAD. A seconda della categoria di rischio, tutti gli OAD ricevono una lettera di valutazione in cui sono indicate eventuali carenze e gli ambiti in cui occorre intervenire a scadenza annuale o biennale. La FINMA tiene anche degli incontri collettivi con gli OAD in cui si discutono le criticità comuni riscontrate nell'applicazione della LRD sul piano operativo.