Mediante una decisione di accertamento in conformità all’art. 32 LFINMA, la FINMA constata una grave violazione di una disposizione ai sensi del diritto prudenziale. Ai sensi dell’art. 3 LFINMA, tale provvedimento può essere applicato a tutti gli assoggettati. Da maggio 2013 la FINMA può impiegare lo strumento della decisione di accertamento nei confronti delle persone che violano gravemente il divieto di manipolazione del mercato o di insider trading oppure l’obbligo di dichiarazione ai sensi della Legge sulle borse.
La decisione di accertamento non produce effetti giuridici diretti e non giustifica una responsabilità di diritto civile né di diritto penale. Si tratta dello strumento più blando di cui un’autorità dispone per esprimere il proprio dissenso. L’obiettivo di questo strumento di enforcement è contribuire, in un’ottica di prevenzione, all’adempimento delle disposizioni prudenziali ed evitare che si riproducano violazioni della legge.
Se il destinatario di una decisione adotta di sua spontanea volontà durante il procedimento di enforcement i necessari interventi correttivi, di norma risultano superflui ulteriori provvedimenti tesi al ripristino della situazione conforme. A seconda della gravità della violazione, possono essere imposti ulteriori provvedimenti, come la pubblicazione della decisione, il divieto di esercizio della professione o la confisca degli utili.